giovedì 9 ottobre 2014

Tradizioni di famiglia. Marmellata di more

Avete delle tradizioni particolarmente care, a cui difficilmente rinunciate? Io si. Le avevo da piccola, con i miei genitori ed erano fonte di sicurezza, quegli eventi che, cascasse il mondo, ci saranno sempre. Le famiglie cambiano, si allargano, si formano nuovi nuclei. I bambini crescono e diventano grandi e fanno le loro esperienze e creano i loro eventi speciali, che coltiveranno e porteranno avanti durante la loro vita. Anno dopo anno anche io e mio marito abbiamo creato le nostre tradizioni, quegli eventi che si ripetono ogni anno ma non sono mai uguali.
Sarà inusuale, ma una di queste per noi è la raccolta delle more di rovo. All'inizio io non ne andavo matta, diciamo la verità. Da piccola qualche volta nelle passeggiate mia nonna ne raccoglieva qualcuna ai bordi delle strade di campagna e me le faceva assaggiare. Ogni volta rideva della maniera in cui dopo averle messe in bocca strizzassi gli occhi con la faccia schifata dal gusto acidulo. Poi la prima estate passata con il mio ragazzo mi sono ritrovata davanti come dessert una torta piena di quei piccoli frutti cucinata da lui e... e non potevo dire no.
E da allora, piano piano, è stato amore, in tutti i sensi. E' iniziata decorando torte, si è trasformata in un'organizzazione a delinquere. Dalla decina di more raccolte in un fazzoletto durante le passeggiate in bicicletta del primo anno la passione è andata crescendo. La tecnica si è affinata e le quantità aumentate. Ormai abbiamo la divisa: usciamo di casa con "panari" (cestini di vimini homemade), il fondamentalissimo "cruecco" (un bastone ricurvo per avvicinare i rami più inaccessibili), vestiti peggio di due disgraziati, roba che se qualcuno ci facesse una foto in quelle condizioni potrebbe ricattarci a vita.
Ci sono state cadute rovinose nei rami spinosi, punture di insetti, inseguimenti di cani, grida di paura e risate a crepapelle. Ci manca solo il contadino che ci spara addosso beccandoci nel suo appezzamento.
La svolta nella quantità però c'è stata due anni fa, quando alla squadra si è unito il suocero, esperto conoscitore delle campagne torricellesi e provetto scalatore di rovi e muretti a secco. L'anno scorso nella foga di aiutarci ha rovesciato un cestino pieno nei rovi. Quest'anno c'ha preso gusto e si è portato a casa una cassa di fichi d'india come bonus di accompagnamento. Sta di fatto che da due anni abbiamo tanta di quella marmellata di more che potremmo mangiarla a colazione, pranzo e cena per un bel po' di tempo. E dopo tutta la fatica che facciamo direi pure, menomale!

MARMELLATA DI MORE


Ingredienti

2 kg di more
1,2 kg di zucchero
il succo di un limone
1 mela

Procedimento
Lavare velocemente le more passandole sotto l'acqua, eliminando foglie e residui. 
Prendete un grande pentolone e mettete a cuocere le more con la mela con la buccia tagliata a pezzettini e il succo di limone. Mescolate spesso, schiacciandole. 
Dopo circa un quarto d'ora aggiungete anche lo zucchero e continuate a mescolare fin quando la marmellata non comincerà ad addensarsi (nel dubbio fate la prova piattino).
Io, una volta pronta, la passo nel passaverdure con il dischetto a fori medi. A me piace sentire il semini sotto i denti quando le mangio. Se invece a voi non piace ripassate la marmellata con un dischetto a fori piccoli.
Fate bollire i vasetti di vetro e i tappi, sterilizzateli per bene e riempiteli di marmellata avendo cura di riempire bene i vasetti. Poi capovolgeteli e lasciate raffreddare per almeno un paio d'ore (io una notte).
Controllate sempre che sul tappo si sia formato il sottovuoto!!
Buona colazione e buona merenda!





12 commenti:

  1. Anche nella mia famiglia ci sono delle tradizioni irrinunciabili... ed è sempre bello ritrovarsi insieme.... questa tua marmellata è spettacolare... un bacione!

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  2. AHAHAHAHAHAHAH!!! che ridere!!! insomma c'avete preso gusto :-D. che belle le tradizioni! quand'ero piccola le domeniche d' estate in cui il mio papà non lavorava, prendevamo ed andavamo a fare il pic-nic in campagna. E non era pic-nic se non c'era il "cundìun" ossia una sorta di insalata mista con fagiolini, fave, tonno, mozzarella, pomodori e chi + ne ha + ne metta. Che bei ricordi!!!
    Una marmellata così fa dimenticare ogni graffio!! ;-) bravissimiiii!!! un bacione

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  3. Mi hai fatto moroir dal ridere! :DDD
    Tra l'altro ti dirò che quando ho visto nel mio blogroll il titolo di questo post, ho sbadatamente letto "Marmellata di Amore"... e dopotutto non mi sono poi così tanto allontanata! :)

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  4. Le more raccolte hanno comunque un gusto diverso da quelle che si acquistano. Qualche volta anche io e mio marito ci siamo inerpicati a raccogliere i preziosi frutti, ma io non ho mai preparato la marmellata, solo torte e tortine e macedonie.
    Iniziare la giornata con quella bella fetta con la marmellata sopra, non ha prezzo :)
    Un bacio

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  5. SE TE NE AVANZA UN PO' VISTO CHE NE HAI FATTA TANTA, IO LA PRENDO!!!!BACI SABRY

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  6. che splendida marmellata, ha un aspetto veramente bellissimo e mi sta venendo voglia di assaggiare quella fetta biscottata che vedo in foto:) è talmente invitante, chissà che bontà:)))
    un bacione e buon fine settimana:))
    Rosy

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  7. la facevo anche io tanti anni fa, mi hai messo voglia di riprovarci ! Buona domenica, un bacione

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  8. Ciao Maria, il tuo post mi ha nesso di buonumore e mi ci voleva proprio! Un bacione

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  9. Che bel post.....le vostre avventure mi hanno fatto ricordare anni lontani quando in campagna con mia sorella in vacanza nella casa della zia facevamo lunghe scorribande alla ricerca dei rovi per mangiarci direttamente dalle piante i bei frutti....ora è un bel pezzo che non ne mangio più, in città non è facile trovarli!!!
    Con invidia guardo il tuo bel vasetto, hai tra le mani un gran tesoro!!!
    Baci

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  10. Mai fatta di more! Dev'essere fantastica... da piccola andavamo a raccogliere le more vicino al fiume, era così bello, ora non più. Purtroppo di more non se ne trovano ed è un vero peccato. Un abbraccio!!

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  11. Ciao! Ho dei ricordi anche io che mi legano alle more....da piccola le prendevo dai rovi e me le pappavo tutte! Hanno un altro sapore rispetto a quelle comprate. :-)
    Elena

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  12. Il racconto è divertente e la marmellata è super!!!
    Ciao

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